martedì 8 settembre 2009

Lo interrogano e lui non delega più


Una interrogazione è una domanda che nasce da una esigenza semplice: ricevere l’informazione di un fatto, o il giudizio di una persona su un fatto. Recentemente a Volterra era corsa voce che da parte di autorità comunali costituite era stata avanzata l’idea che un Assessore potesse sottrarsi all’ufficio di celebrare un matrimonio civile, una specie di “obiezione di coscienza”.
La interrogazione domandava se in seguito ad alcune deleghe conferite dal Sindaco al personale dell’ufficio, per altro già attribuite in passato, non vi fosse una impostazione di questo tipo. Dubbio legittimo? Non legittimo ? Fiumi permette?
Fra venti giorni sentiranno coloro che saranno in Consiglio Comunale.
Intanto si sente dire, da persone coinvolte direttamente che prima di rispondere a chi ha domandato, il Sindaco ha rifiutato di delegare un cittadino a celebrare un matrimonio come la legge pure consente.
Perché ha rifiutato? Si dice perché è stato interrogato.
La legge consente al Sindaco di delegare o di non delegare, secondo la sua personale scelta. Ma qui si dice che abbia collegato il rifiuto alla interrogazione. Cioè: esiste l’interrogazione ? E io non delego, se no mi saltano addosso.
In base all’idea che mi ero fatto del Sindaco, mi meraviglio che si spaventi per le domande della consigliera Francesca Moretti. Che cominci già ad avvertire la stanchezza e stia assumendo verso le domande lo stesso atteggiamento di altri più in su?