lunedì 31 agosto 2009

L'intervento di una cara amica


Caro blogghista,
siamo in una città (paese?) davvero singolare.
Leggo che un assessore del comune di Volterra dispone di un “Consulente Politico” che, beato lui, gode della fiducia dell’assessore stesso. Credo di aver capito cosa significa “consulente politico”, ma allora non sarebbe stato più corretto, rispetto alle norme (leggi) vigenti e più trasparente nominare il consulente direttamente assessore?
Sull’ultimo numero della Spalletta leggo, stupefatta, che esiste un “portavoce dell’amministrazione Bartaloni”. Ma amministrazione di che, visto che, dopo le elezioni in comune è cambiato tutto, e, a mio avviso, non in meglio? Se però il portavoce fosse di quell’amministrazione, allora viene da chiedersi perché, dato che c’era un portavoce, non se ne sono mai visti gli effetti?
Infine trovo, nel sito del Comune, che la Giunta, in una calda giornata d’agosto, ha preso una delibera che potrebbe essere il primo passo per non realizzare la struttura museale a San Pietro, per la quale la passata amministrazione aveva affidato il progetto di fattibilità e sostenibilità. Formalmente tutto regolare, anche se la motivazione addotta non mi sembra chiarissima, ma sostanzialmente si tratta di un atto importantissimo in materia di istituzioni e strutture culturali che la giunta ha adottato in assenza dell’assessore per la Cultura e di quello dell’Urbanistica.

Tutto questo però mi porta ad una riflessione. Questi due Assessori e il Consulente politico, che nel frattempo è diventato Presidente di Santa Chiara, non sono di Volterra; a quanto si sente dire sono persone molto competenti, ma sconosciute a quasi tutti i cittadini volterrani, e continueranno ad esserlo, visto che il Sindaco, che li ha nominati, si è ben guardato da farne conoscere il curriculum da cui si potrebbero evincere le rispettive competenze. Ma quello delle competenze è un capitolo a parte, e bello grosso, perché anche quelle note non spiegano gli incarichi assegnati in Giunta, le deleghe ai vari consiglieri, le nomine a Santa Chiara e a San Pietro, salvo che tutti questi signori godono della stima del Sindaco!
Antigone

Volterra: Cantiere - Segnaletica di sicurezza

L'edificio fotografato è la scuola di San Lino, che, come dice il Comune, si sta rifacendo il look.


giovedì 27 agosto 2009

Se una cosa si promette due volte...

Tirreno dell'11 giugno:
Dopo aver prestato giuramento, il Sindaco di Volterra si ricordò di una delle tante promesse fatte. Voglio dire una delle tante riforme a costo zero, sbandierate a suo tempo in campagna elettorale, che allora era di fresco ricordo. Come si vede dal Tirreno dell'11 giugno, qui riprodotto, volle provvedere subito. A stianto! Diciamo a Volterra.
Più vigili a Saline. Fatto! "E uno".
Del resto era il velocissimo Sindaco che, di lì a poco avrebbe nominato e licenziato l'Assessore di mandato più breve della storia di Volterra. E i più gli dissero bravo. Più bravo a nominarlo o a licenziarlo? Non si sa.
Ma, per tornare a noi, il 12 agosto, la "Pro loco" di Saline stringendosi intorno allo stesso Sindaco chiese, oltre a due panchine e due cartelli anche la risoluzione dell'annosa questione del traffico, in particolare evitare che i marciapiedi siano usati come parcheggi. E ciò lo documenta ancora il Tirreno, a firma del prestigioso corrispondente E.M.
Allora?
Abbiamo perso qualche puntata intermedia? O il primo velocissimo intervento era stato più veloce che significativo ?

Non saranno un partito, ma sono tutti una razza




"Dispiace rimarcare, per l'ennesima volta lo stile menzognero e palesemente carente di onestà intellettuale..."
Pomarance, "Mister" Martignoni parla degli oppositori, con il consueto stile urbano delle liste civiche. Tirreno 27 agosto

lunedì 24 agosto 2009

Un intervento dell'"estero"


Salve a tutti.
Sto seguendo questo vostro interessante blog che si sta via via delineando come uno spazio di dibattito pubblico aperto e democratico.
Ebbi modo di intervenire sulla Spalletta durante la campagna elettorale in occasione di un intervento dell'allora candidato a sindaco durante il quale illustrava le similitudini tra l'artigianato alabastrino volterrano e quello marmifero di pietrasanta, senza, da parte sua, conoscere le cose e senza che né lui né un suo ghost writer si scomodasse a rispondermi. Ma capisco che un forestiero non porta voti e quindi lo si ignora.
Ho scoperto con un certo stupore (date trasparenza e democraticità che la nuova amministrazione avrebbe portato a Volterra) la nuova associazione del cugino del sindaco (della quale non riesco a capire bene contenuti e obiettivi, ma è un mio limite). Vi sono in questa materia illustri precedenti proprio nella città versiliese del marmo e, anche in questo caso, verrebbe da dire: a volterra si è solo buoni a copiare (un po' peggio) le idee brillanti che vengono implementate fuori. Quindi forse mi devo ricredere: a ben guardare, forse che qualcosa di pietrasanta si conosce.
Si tratta di pratiche che se pur legittimamente attuate nel rispetto delle leggi e della normativa dai Sindaci, sicuramente sono atti che dal punto di vista morale (sottolineo dal punto di vista morale, per chi una morale ce l'ha) poco si discostano dall'interesse privato in atto pubblico. Sarei curioso di sapere come valutano queste cose coloro i quali, nella lista civica, amministratori e consiglieri vari, fino a pochi mesi addietro rappresentavano l'Anpi o cantavano "Nostra signora dell'ipocrisia".
Vi allego (ed invito a leggere anche se un po' lunghino), un intervento pubblicato su internet a fine 2008 a firma di Marco Bonuccelli, consigliere provinciale a Lucca
“Ho appreso dalla stampa che l’Amministrazione Comunale [di Pietrasanta NdM (Nota di Marmista)] ha concesso ogni anno dal 2001 al 2005 (2006?) un contributo di 3000 euro ad un’associazione culturale di cui facevano parte amministratori comunali di maggioranza, tra cui, tanto per fare solo alcuni nomi: il sindaco Massimo Mallegni, l’assessore ai lavori pubblici Alfredo Benedetti, il capo gabinetto dell’ufficio del sindaco Adamo Bernardi, l’attuale presidente del consiglio comunale Gabriele Marchetti, l’assessore allo sport Alessandro Alessandrini, il consigliere di Forza Italia Stefano Tessari l’attuale assessore alla pubblica istruzione Paola Brizzolari, il consigliere comunale di Forza Italia Luca Musso.
Tale notizia, ripresa in Consiglio Comunale, da quanto risulta non è stata smentita, qualcuno ha solamente sostenuto che non ravvisa in tale operazione niente di strano. A mio parere però, come giustamente hanno sostenuto i consiglieri comunali Sacchelli e Lazzerini, le domande da porsi sono tante e a queste è necessario che la Giunta Comunale risponda immediatamente sgombrando il campo da sospetti che potrebbero far pensare a prima vista anche a possibili risvolti penali (come sostenuto anche dalle dichiarazioni del Segretario Comunale).
Provo quindi da ex consigliere comunale, al tempo in cui fu approvato il “regolamento comunale per la consessione dei contributi”, a porre sinteticamente alcune domande:
1) Si può affermare che questa Associazione culturale di cui faceveno parte esclusivamente esponenti politici di Forza Italia non costituiva (costituisce?), nemmeno indirettamente, articolazione politico-organizzativa di nessun partito politico, così come previsto dall’articolo 7 della Legge 2 maggio 1974 n. 195 e dall’articolo 4 della Legge 18 novembre 1981 n. 659 e riportato nel “regolamento comunale per la concessione dei contributi” ?
2) Risponde al vero che questa associazione denominata “Associazione culturale versiliese” non ha seguito i canali di prassi, per intendersi l’ufficio associazionismo comunale, per vedersi assegnare i 3000 euro annuali avvalendosi invece della proposta girata dal gabinetto del sindaco alla giunta?
3) Se fosse vero che l’associazione non ha seguito l’iter previsto dal regolamento comunale quali sono state le “condizioni particolari o gli straordinari motivi di urgenza”, che hanno consentito questa deroga? E sono stati quindi motivati i relativi provvedimenti?
4) Corrisponde al vero che l’Ufficio che ogni anno ha rilasciato il contributo è presieduto dal signor Adamo Bernardi, Capo di Gabinetto e contemporanemante socio dell’”Associazione culturale versiliese”?
5) E’ vero che il presidente dell’”Associazione culturale versiliese” ha recentemente protocollato le proprie dimissioni in Comune? Per quale motivo?
Se fossero confermate certe situazioni io penso che saremmo comunque, aldilà di possibili risvolti penali e amministrativi, nuovamente di fronte ad un modo di amministrare la cosa pubblica non degno di un contesto democratico e civile. Esistono associazioni benemerite nel nostro territorio che ogni anno compiono miracoli nel chiudere i bilanci per dare servizi o svolgere attività in favore della collettività e che non prendono scorciatoie per impinguare le proprie casse.
IN ALLEGATO IL REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI DA CUI MI SONO AVVALSO PER FORMULARE ALCUNE DOMANDE, BUONA LETTURA.Scarica il Regolamento per la concessione dei contributi

IL MARMISTA

giovedì 20 agosto 2009

Il più grande licenziamento di massa nella storia della Repubblica




Nella calura estiva e nell'assordante silenzio mediatico il Governo sta per produrre il più grande licenziamento di massa nella storia della Repubblica. Da settembre ci saranno quasi 17 mila cattedre in meno per gli insegnanti precari. Tra pochi giorni, contando anche il taglio dei bidelli e degli amministrativi, più di 20.000 persone si aggiungeranno all'esercito crescente dei senza lavoro italiani.
Meno docenti per classe ma più alunni provocheranno evidenti rischi per la sicurezza. Si prevede infatti che le classi da settembre ospiteranno mediamente 26 bambini all'asilo, 27 alle elementari e 30 in medie e superiori (contro una media europea di 15-20 studenti).
Nonostante queste cifre il Ministro va da tempo ripetendo che in Italia ci sarebbero più insegnanti per studente rispetto alla media europea. Una vecchia mezza verità. Non viene infatti spiegato che nella conta figurano anche gli insegnanti di sostegno che, in Europa, vengono calcolati a parte perché soggetti ad una formazione diversa e impiegati in strutture distinte. Bisogna infatti ricordare che il nostro è l'unico paese nel quale è prevista la completa integrazione dei diversamente abili nei percorsi ordinari. Alla luce di ciò è bene svelare che le nostre sono tra le classi più affollate d'Europa. La scuola pubblica viene colpita come non mai e i mezzi di comunicazione parlano della realtà scolastica solo in riferimento alla pittoresca quanto razzista proposta dei test di dialetto per i docenti.
Tutti i telegiornali riportano la decisa condanna della Chiesa sulla sentenza del Tar Lazio che preclude gli scrutini agli insegnanti di religione. Mentre migliaia di docenti precari stanno per essere cacciati dalla scuola la preoccupazione del ministro è quella di ricorrere a favore dei colleghi di religione che non rischiano nulla.
La Gelmini ha affermato: "L'ordinanza del Tar tende a sminuire il ruolo degli insegnanti di religione cattolica, come se esistessero docenti di serie A e di serie B". E i 17.000 docenti precari che verranno cacciati via il mese prossimo? A che serie appartengono?
Un licenziamento di massa in un settore strategico del paese.
Una diminuzione evidente dell’offerta formativa.
E nessuno si indigna.
Questo è davvero uno strano Paese.

Un gruppo di insegnanti vivi ma amareggiati

Cambiare mentalità, ma subito! Una risposta a Enrico


L’Associazione Sos ha costituito, a suo tempo, una squadra che aveva l’abitudine di intervenire a tagliare l’erba qua e là con lo scopo di dimostrare l’inerzia di altri. L’erba come occasione polemica, la cesoia come manganello. Ora molti di loro continuano, come se fossero ancora all’opposizione, ma il volontariato, quando è sistematico ed ha lo scopo vero del volontariato, ha le sue regole e se è controllato da chi ha responsabilità (chi comanda per capirsi) non è più affare privato. Come non è un affare privato intervenire su spazi pubblici.
Così la questione notti bianche. Se uno assume la gestione di uno spazio pubblico, con autorizzazioni comunali, non basta che sia esponente di un’associazione, magari nata per quello, che dichiara di non avere scopo di lucro, bisogna che l’assegnazione stessa sia fatta con metodo trasparente e con confronto con altri interessati. Non basta dichiarare di non avere scopo di lucro per essere un’Associazione No Profit, ci sono delle regole, degli albi ecc. Non basta lavorare 15 ore. O il criterio è quello di chi è più volenteroso e di chi prima arriva? In questo caso arrivano prima i più vicini: i cugini, per esempio.
Cambiare mentalità vuol dire che ora che i vari esponenti di comitati e associazioni, fin ora, di opposizione sono al comando devono sapere che stanno maneggiando una cosa di tutti.
PS-L'intervento di Enrico si legge nei commenti al post "Cugino del Sindaco"

martedì 18 agosto 2009

Smantellare il sistema Val di Cecina ?

Castelnuovo si promuove con 1212 €

Nella settimana di Ferragosto due Comuni del nostro territorio hanno fatto un annuncio gravissimo per il senso politico che esprime: Pomarance e Castelnuovo escono dal Consorzio turistico di Volterra Valdicecina e Valdera per fare promozione turistica da soli.
Questo è il primo passo, in contrasto con i continui annunci di collegialità e lavoro di zona: chissà cosa faranno quando si parlerà di sviluppo industriale e di energie!

Il merito poi è assurdo. I dati dimostrano che negli ultimi anni lo sviluppo turistico più significativo si è avuto nella zona Val di Cecina più che nel Comune di Volterra (che aveva visto un aumento esponenziale negli anni precedenti). Ciò grazie a una politica intelligente e professionale, sviluppata dal Consorzio turistico, in coordinamento con Provincia e Regione, che ha saputo valorizzare e presentare al meglio le risorse della nostra terra: la storia e la cultura, il paesaggio, la salubrità della Val di Cecina.

Pensare che il Comune di Castelnuovo vada a farsi promozione in Giappone è stravagante, a meno che per promozione internazionale non si intenda un occasionale contatto con un casuale collegamento. Di certo i 1212 euro di quota di adesione al Consorzio (così riportava il Tirreno in questi giorni) non sono sufficienti per questo né per mantenere un ufficio aperto mattina e pomeriggio (come annunciato nello stesso articolo).

Quindi, come già fatto solo poche settimane fa, esprimo apprezzamento per il Consorzio turistico. Auspico che questi annunci agostani siano oggetto di ripensamento da parte delle amministrazioni che li hanno fatti, perché disfare è la cosa più facile di tutte mentre costruire molto più difficile.

La posta in gioco non è solo (e non è poco) una struttura che funziona e che è stata sostenuta con i soldi dei cittadini ma è la comunità, il senso di comunità che pare ci si diverta ad attaccare giorno dopo giorno.

Chiedo al Presidente della Comunità Montana che promuova il massimo possibile di coordinamento fra i cinque Comuni della Val di Cecina perché questo è interesse di tutti i cittadini, per il mantenimento dei servizi e per lo sviluppo economico della zona.

Rosa Dello Sbarba

Babette, non è solo questione di etichetta.(Riceviamo e pubblichiamo, ringraziando)


ciao,
grazie a facebook, ho da poco notato la presenza di questo blog in rete, e sto apprezzando l’importanza di questa controinformazione.
Premetto, pur di centrosinistra nelle idee, non ho votato per la vostra lista. Volevo un cambiamento, ed a posteriori mi pento di non aver creduto nel nostro cambiamento. Spero di non dovermene pentire troppo. Scrivo per esprimere un giudizio sul nuovo cda di Santa Chiara. Non è un giudizio politico, ne sull’adeguatezza, ne tanto meno un giudizio sulle capacità personali dei componenti; credo sia più un giudizio morale.
Ho quasi sempre partecipato ai “Pranzi di Babette”, avendo mio nonno li ricoverato, e sempre ho apprezzato l’importanza integrante e conciliativa data da questa iniziativa. Quasi non notavo, perché non interessato a queste cose, che i componenti il vecchio consiglio, oltre a introdurre il pranzo con un discorso, servivano a tavola, preparavano le porzioni nei piatti ed in più si intrattenevano con anziani e parenti. Lo scorso venerdì sono rimasto deluso ed amareggiato. Non solo non si sono presentati, essendo anche la loro prima uscita, ma quasi arrogantemente si sono seduti nel tavolo “dirigenziale”, non hanno rivolto parola con nessuno, e con pretese si sono fatti servire. Non va bene, non mi piace, e mi viene sempre più da pensare sull’adeguatezza di queste persone.
Grazie, Marco

venerdì 14 agosto 2009

Pomarance e Castelnuovo vogliono fare da sole in fatto di turismo

Contraddicendo le proclamazioni di futura assoluta unità; La Nazione il 30 luglio titolava "Nozze Volterra-Pomarance - I Sindaci a braccetto", i due sindaci di Castelnuovo, e Pomarance si sono dischiarati intenzionati a uscire dal Consorzio turistico per fare da sole.
E' un fatto molto negativo. L'unità di azione a livello di Valdi Cecina interessa a tutti, anche se oggi ancor più che nel passato il municipalismo sembra un tarlo pericoloso e difficile da estirpare.

giovedì 13 agosto 2009

Cartellina verde



Giovan(ile), riccioluto, capo basso, lievemente proteso in avanti, sbracciato, ma non per l’entusiasmo, l’uomo dalla cartellina verde. Passetto nervoso, frequente, percorre le strade accaldate e si guarda intorno.
Ma non ci sarebbe stato, anche in un altro contesto, un tavolo al ristorante, senza passare dalla cucina?

mercoledì 12 agosto 2009

Un ragionamento di qualche giorno fa, sempre attuale

Caro Giorgio,

ti confesso che questa è la seconda stesura di una lettera. La prima rispondeva puntualmente per le rime e precisamente sui vari elementi polemici all’ultimo intervento della lista civica che governa Volterra. Non dico che non farò polemica affatto, ma desidero comunque tentare un ragionamento in parte diverso.
L’inizio della nuova Amministrazione è stato, come forse ogni inizio, concitato. Si sono trovati di fronte a problemi che avevano vissuto solo “dalla piazza”, cioè attraverso la polemica contro chi “non risolve”. Hanno visto che denunciare, magari anche giustamente, è operazione di un attimo, risolvere, ma perfino impostare la strada della soluzione è una questione tutta diversa.
Cominciamo, scusa, ma bisogna succintamente tornarci, dal problema del Liceo, ancora in pericolo. Consento in pieno per esempio con l’articolo appassionato del Preside Bacci sul significato e il valore per la città della nostra Scuola, che anche io ho frequentato avendo fra i miei insegnanti anche il Professor Bacci.
Che cosa deve fare chi amministra e intende trovare una soluzione?
Deve prima di tutto capire la natura del problema. Da moltissimi anni la IV ginnasio si apre con pochi studenti, è la realtà della nostra zona. Quest’anno il problema è più grande per le nuove regole: ci vogliono 27 studenti invece di 15, altrimenti non si fa la classe. Questo fatto si deve al Governo di centrodestra.
Il Sindaco pensa che non vada detto? Opinione sua. Ma il problema non è dire, il problema è capire dove la soluzione può nascere. Se le regole sono del Governo, è al Governo, cioè al Dirigente Regionale che va chiesta la deroga.
Ogni altra azione, pur positiva e presa con intenzione buona, come dicevamo nell’OdG presentato in Consiglio rischia di essere inefficace. Non avevamo dato un giudizio negativo sulle azioni tipo borse di studio ecc. perché è vero che la priorità è comunque aprire quindi ben venga ogni contributo. Intanto si comincia poi vedremo.
Del resto il nostro atteggiamento è stato tanto poco “ostruzionistico” che ci siamo astenuti sull’OdG della maggioranza. Non abbiamo mica votato contro.
Secondo punto la classe articolata, ipotesi positiva, secondo noi, ma su questa deve decidere la scuola, che ha i suoi organi di governo.
Del resto, nel resoconto della lista civica viene detto che non ci siamo interessati alla Conservatoria e alla Stradale, invece abbiamo approvato sia l’operato del Sindaco che votato gli OdG della maggioranza. Questo punto è veramente incomprensibile, che cosa significa “interessarsi” allora?
In genere si dice che ci vuole maggioranza e ci vuole opposizione. Uno dei tanti temi elettorali era che in passato non c’era stata opposizione a Volterra. Ora l’opposizione ci può essere.
Non dico che c’è compiutamente perché anche questi ruoli hanno bisogno di concretizzarsi, precisarsi e assumersi impegni e compiti. Per adesso siamo all’inizio. Noi ci siamo messi a questo impegno con buona volontà, cercando di fare le nostre proposte, votando insieme alla maggioranza quando c’è concordanza, votando contro quando abbiamo opinioni diverse, senza tacere le ragioni più grandi che influiscono in modo determinante sulle questioni di Volterra.
Si può non volere i tagli a Volterra e dire che sono giusti come principio? Noi non crediamo. La compattezza di una maggioranza composita, o trasversale, come dicono con accezione positiva, è più facile quando si va contro qualcosa che quando si deve costruire. La natura del problema è questa, non è tanto una questione di semplici orientamenti sulle tematiche nazionali.
E poi, per la maggioranza, c’è la sorpresa di essersi trovati di fronte a una situazione del tutto inattesa, enormemente più complessa di come se l’erano descritta. Da quello che vedono, forse, dovrebbe trasparire anche una realtà meno stereotipa sulle persone che li hanno preceduti, dei quali si erano fatti un’immagine un po’ di maniera.
Non so, ma forse gli può essere nato il dubbio che se una certa bozza in una strada, dopo settimane continuava a oscillare e nessuno la riparava non era soltanto una cattiva volontà.
È una situazione comprensibile, come non è facile passare dalle certezze della propaganda ai dubbi dell’amministrazione. Se la maggioranza volesse veramente utilizzare il criterio della “umiltà”, potrebbe scoprire che se la stessa legge dà al Sindaco novanta giorni prima di precisare il suo programma, vuol dire che il legislatore pensava a una necessaria gradualità e suggeriva quindi una presa di coscienza più meditata e più approfondita.
La capacità di governare non si misura solo con il modo in cui si affrontano i compiti immediati. Per adesso su molte questioni le scelte erano state fatte in passato. Un Ente deve vivere una propria continuità, esempio notte bianca. Quanto alla nuova Amministrazione avrà tempo per dimostrare se sa governare e se sa onorare i programmi e le molte promesse che ha fatto in passato. Questo è il loro compito, la valutazione complessiva avrà bisogno di tempo, noi e i volterrani la faremo nei modi e nelle forme opportune.
L’opposizione che cosa deve fare? Valutare i singoli provvedimenti sia quelli presi in emergenza, sia quelli di più lungo respiro. Valutare non vuol dire “valutare negativamente”, ma deve assumere un metro di giudizio obiettivo, che non è quello positivo dell’autore del provvedimento. Deve valutare anche il metodo dei provvedimenti: la corretta sostanziale e formale. La trasparenza è uno di questi.
È nell’interesse di tutti, non solo nelle aspettative degli elettori che hanno sostenuto l’attuale minoranza, anzi le attuali minoranze.
Ci vuole l’opposizione? Si dice di si, ma poi fioccano le regole: non vorremmo che dietro queste regole e la polemica e perfino la minaccia di certi testi dell’ultima Spalletta non ci fosse la nostalgia del nemico anche per dargli poi la colpa di futuri insuccessi.
La maggioranza, secondo noi, deve dimostrare di saper fare indipendentemente dall’essere o meno contrapposta.

Con rinnovato impegno, porgo i miei più cari saluti.
Rosa Dello Sbarba

martedì 11 agosto 2009

Uccisa la strada della morte, il Sindaco ha fatto il miracolo


Dopo appena due mesi ecco che si inaugura la 68, ma... incredibile... non c'è il Sindaco a ballare, nè i marcisti del "30 all'ora" a festaggiare.
Il miracolo l'ha fatto l'amico Tirreno, amico del Sindaco, che non ha capito che questa è una 68 cattiva che non si doveva fare, una 68 che non sta nel lato Colle, ma verso Saline.
A volte gli amici sono così amici che strafanno.