domenica 6 settembre 2009

Il Sergio Romano dei poveri

Dopo una presenza in Consiglio Comunale di quasi un secolo, Piero Fiumi non ha ancora imparato la differenza fra interpellanza e interrogazione. Pazienza, ci sarà tempo. La verità è che il suo primo intervento da commentatore è ispirato all’intolleranza. Hanno vinto, ma non sono mai paghi. La sua prima uscita dice una cosa sola. La minoranza deve stare zitta. Le interrogazioni sono troppe, vanno ridimensionate per regolamento. Minoranza silenzio! Non basta mai. Avere 13 consiglieri su 20, avere nominato tutti i propri amici in tutti i posti disponibili e in attesa di quelli che man mano si libereranno non basta. Neanche le domande si ammettono. Disturbano il manovratore. Di liberale a qualcuno resta solo il babbo?