lunedì 26 aprile 2010

Altro che realismo, è fiato corto

Venerdì scorso in Consiglio Comunale si e’ discusso il primo bilancio della Giunta Buselli e dal modo di operare e soprattutto dalle scelte fatte si può dire che e’ poco trasparente, timoroso e totalmente privo di scelte strategiche e di sviluppo.

Dopo aver ascoltato per quasi un anno parole di disprezzo per la storia amministrativa di Volterra e parole demagogiche sulla partecipazione e sul palazzo di cristallo, l’Amministrazione ha presentato un bilancio che non prevede niente di nuovo rispetto al passato ma solo tagli alla gestione e agli investimenti. Il tutto pagato con gli oneri di urbanizzazione (che si era detto e si continua falsamente a dire di non voler usare) e soprattutto con la vendita di Palazzo Matteucci.

Nei dettagli non possiamo entrare non solo per esigenze di semplicità di esposizione ma perché nemmeno in Consiglio Comunale sono state chiarite le singole voci di spesa: non c’e’ una relazione esplicativa (come invece c’era tradizionalmente fino allo scorso anno) e non ci sono state le relazioni di tutti gli assessori ne’ dei tanti Consiglieri delegati che siedono nei banchi di maggioranza. Non si ha notizia nemmeno del programma del personale ne’ tantomeno dell’annunciata riorganizzazione del personale stesso, il che è indispensabili per capire se i servizi per i cittadini funzionano, se migliorano o se peggiorano.

Le scelte più significative secondo noi sono state:

in positivo l’aumento di assegnazione procapite della spesa sociale,

il piccolo aumento complessivo (circa 25.000 euro) della spesa nel settore dell’istruzione;

in negativo il taglio di 80.000 euro alle attività produttive (causate in parte dalla mancanza di risorse che erano state trovate con la Regione grazie al progetto filiera corta),

il taglio di oltre 120.000 euro sulla cultura (derivanti per macro voci in taglio al personale del museo, anche se con un'altra delibera nello stesso giorno si prevede l’aumento del biglietto, e nel taglio agli eventi e alle manifestazioni piccoli o grandi facendo venir meno le occasioni culturali significative e anche l’aiuto che veniva dato per realizzare delle attività alle associazioni locali attraverso la messa a disposizione di servizi come il palco o altro),

il taglio di oltre 400.000 del settore affari generali (nel cui settore però si trovano 70.000 in più per aumentare il capitolo della segreteria generale e dare lo stipendio che abbiamo visto sulla stampa al Segretario generale, secondo solo a quello di Cascina, e per pagare lo staff del Sindaco e l’avvocato per non fare i Cappuccini), l’aumento di spese per consulenze soprattutto nel settore tecnico e legale.

Riguardo al piano delle opere pubbliche per il prossimo triennio l’analisi e’ la stessa: nessuna idea e nessun investimento di medio o lungo periodo. Si spendono i soldi che dovrebbero arrivare con la vendita di Palazzo Matteucci in progetti di manutenzione straordinaria, rimane, e ci fa piacere, il cimitero di Saline ma spariscono il polo scolastico dei Cappuccini e il parcheggio di Docciola e si rinvia al lontano futuro ogni intervento sul museo confermando i soldi della Provincia per la progettazione solo nel 2011, nonostante siano nelle casse del Comune da anni e siano pronti ad essere spesi per la fattibilità strutturale e gestionale già lo scorso anno.

Questi numeri per non fare annunci generici ma parlare di cose concrete!
Si e’ perso un anno e si prospettano altri ritardi: l’Assessore all’urbanistica ci ha ridetto che partono le procedure per realizzare delle varianti al Regolamento Urbanistico, quindi si prospetta un altro anno di immobilismo che si aggiunge a quello appena trascorso, il primo che era utile per attuare il nuovo strumento urbanistico del Comune.

La cosa che ci e’ stata ripetuta e’ che loro fanno “il passo lungo come la gamba” e non il “libro dei sogni”. In realtà loro continuano con gli annunci e le recriminazioni, guardando al passato e non al futuro. Capisco che sia difficile per i cittadini avere piena consapevolezza di queste cose; anche per noi Consiglieri Comunali e’ difficile studiare gli atti (anche non siamo facilitati nel nostro impegno dall’Amministrazione) ma la vita degli Enti pubblici si sviluppa su queste scelte e non sui comunicati stampa.

Noi abbiamo fatto delle proposte:

studiare il controllo di gestione con strumenti moderni, sperimentati in altri enti per essere più efficienti e realizzare dei risparmi;

ragionare a livello di zona per sviluppare progetti condivisi di investimento a partire dalle risorse della geotermia.

Per farlo bisogna creare delle alleanze forti e non degli accordi che cambiano interlocutori di volta in volta come viene fatto con i vari protocolli annunciati dalla nostra Amministrazione.
Abbiamo anche detto che ci vuole coraggio per liberare le risorse che il nostro Comune ha e che non può spendere per colpa del patto di stabilità.

Con questi soldi e con la zona dovremmo portare avanti i progetti per l’abbattimento dei costi dell’energia con progetti produttivi per Saline; i progetti per il turismo (dai parcheggi al marketing), il progetto per il museo per creare lavoro diretto e indiretto, il progetto dei Cappuccini per investire sul sapere e quindi sul futuro dei nostri bambini e delle nostre bambine, i progetti di recupero come Poggio alle croci e ancora i Cappuccini e San Pietro.

Noi proponiamo strategia di zona e non alleanze occasionali e politiche segrete!

Rosa Dello Sbarba
(Gruppo Consiliare Città aperta)

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