domenica 22 novembre 2009

Bianco Natale leghista e radici cristiane


Il razzismo leghista adesso lo abbiamo anche Volterra e in Val di Cecina

giovedì 15 ottobre 2009

Tutti a Roma per dire no al pacchetto sicurezza

Sabato 17 ottobre a Roma ci sarà una grande manifestazione nazionale antirazzista per ribadire la necessità di lottare contro i respingimenti e le violazioni quatidiane contro il diritto di asilo in Italia. Il corteopartirà da Piazzza della Repubblica alle ore 14.30.
Una grande manifestazione per dire NO al pacchetto sicurezza perchè è il momnto di reagire e costruire insieme una grande risposta di lotta per difendree i diritti di tutte e di tutti, rifiutando ogni forma di discriminazione per fermare il dilagare del razzismo.
La manifestazione per dire NO al razzismo potrebbe essere la più grande fra quelle che si sono svolte nel nostro Paese negli ultimi vent'anni.
Il 7 ottobre 1989 centinaia di migliaia di persone scendevano in piazza a Roma per la prima grande menifestazione contro il razzismo. Il 24 dello stesso anno a Villa LIterno, in provincia di Caserta, era stato ucciso un rifugiato sudafricano, Jerry Essan Masslo.
A 20 anni di distanza, il razzismo non è stato sconfitto, continua a provocare vittime e viene alimentato dalle politiche del governo Berlusconi. Il pacchetto sicurezza, approvato dalla maggioranza di centrodestra, risponde ad un intento persecutorio, introducendo il reato di "immigrazione clandestina" e un complesso di norme che peggiorano le condizioni di vita dei migranti, ne ledono la dignità umana e i diritti fondamentali.
Questa drammatica situazione sta pericolosamente incoraggiando e legittimando nella società la paura e la violenza nei confronti di ogni diversità.
Intanto, nel canale di Sicilia, ormai diventato un vero e proprio cimitero marino, continuano a morire centinaia di esseri umani. E' il momento di reagire e costruire insieme una risposta di lotta e solidarietà per difendere i diritti di tutte e tutti, rifiutando ogni forma di discriminazione e per fermare il dilagare del razzismo.

venerdì 9 ottobre 2009

La Saline-Cecina non va considerata un “ramo secco”

Non avevamo avuto mai occasione di ascoltare il prof. Maggi dell’Università di Siena, che per altro è molto noto a Volterra. Il suo ragionare sul trasporto pubblico è molto piano e condivisibile, ripercorre la storia della Cecina Saline e della Cecina Volterra, per sommi capi, ma comunque chiarendo come sia cambiata nel tempo la funzione e la valutazione del trasporto su rotaia. Prima vero e proprio strumento di sviluppo, essendo stato istituito nel 1863 Cecina-Saline e nel 1912 Saline-Volterra, ha aiutato il crescere delle industrie locali, permettendo il trasporto celere ed economico dei materiali e dei prodotti.
Negli anni ’50 e ’60 lo sviluppo economico ha sposato l’attenzione al trasporto su gomma e alla motorizzazione privata, il treno è andato man mano decadendo. “Scelta miope” dice il prof. Maggi magari ha ragione, ma l’automobile era a quei tempi un mito che esercitava un’attrazione irresistibile, tanto che, forse, più che una scelta fu quasi una conseguenza ovvia di una cultura dominante. La Volterra-Saline chiuse nel 1958, pur fra le proteste dei volterrani.
Oggi occorre essere perseveranti perché l’interesse del trasporto per ferrovia sta tornando e ci sono obiettivamente motivi importanti per crederlo: motivi ecologici, l’assottigliarsi delle risorse petrolifere, ma anche la difficoltà dell’uso dell’auto, non fosse che per il problema dei parcheggi. Conservare quello che c’è: la Saline Cecina, possibilmente rilanciandone l’uso.
Probabilmente l’idea dell’inserimento della tratta nel sistema del Memorario toscano, potrebbe essere utile, soprattutto perché postula il coordinamento con tratte principali favorendo l’uso del treno su distanze maggiori e favorisce la promozione in termini di conoscenza e pubblicità, ma più ancora è necessario il coordinamento fra i diversi gestori dei trasporti in zona, importante il biglietto unico, ma più ancora occorre il coordinamento degli orari.
In un intervenuto è stato riferito il caso di un passeggero che è giunto a Saline con l’ultimo treno della giornata e non ha trovato nessun autobus per giungere a Volterra. Occorre che il sistema dei trasporti della Val di Cecina venga coordinato e promosso.
Quindi, realisticamente, la difesa e il rilancio della tratta Saline-Cecina è la priorità di questo momento e bene fanno gli enti locali a impegnarsi per questo fine. Il ripristino della Saline-Volterra, sia pure in un’ottica di tram-treno o di uso di veicoli automatici a fini prevalentemente turistici, può rimanere come una prospettiva decisamente molto lontana, in attesa che si sviluppi un orientamento più positivo per questo tipo di soluzioni. Per adesso non sembra sensato dedicare energie e denari.
Uno che era in Comune




domenica 4 ottobre 2009

Due interventi sul Museo Guarnacci

Due tesi a confronto: la semplice conservazione dell'esistente e la proposta di un profondo rinnovamento e ammodernamento della principale struttura museale di Volterra e del territorio.

Vedi su http://valledelcecina.blogspot.com/

Lo scudo per mafiosi ed evasori è legge. Il PD sanziona chi non ha votato

Reati impuniti e soldi sporchi le priorità del governo. Soro: "Mi vergogno, ma qualcuno pagherà" Lo scudo fiscale adesso è legge. Gli evasori potranno riportare in Italia i loro capitali senza rischiare nessuna azione civile o penale a proprio carico. Un indulto in piena regola che passa un colpo di spugna sulla legalità, umilia i cittadini onesti e agevola le associazioni criminali. La norma sullo scudo abbraccia e incoraggia i fuori legge ai quali consente di rimpatriare senza conseguenze, non solo i capitali, ma anche yacht, gioielli, automobili e una serie di altri beni. Stesso trattamento per gli immobili, che resteranno tranquillamente nelle mani di chi per tanto tempo ha frodato il fisco. Inoltre chi si avvale della norma non potrà essere sottoposto a procedimento per diversi reati tra cui il falso in bilancio e la distruzione di documenti contabili, si metta il cuore in pace che sperava che le norme penali valessero per tutti!

Il testo integrale su http://valledelcecina.blogspot.com/

venerdì 2 ottobre 2009

Il gruppo consiliare "Città aperta" ha votato a favore del PIP di Saline

Piano Insediamenti Produttivi, le ragioni di un si


La precedente Amministrazione aveva già avviato la procedura con una variante, ed aveva commissionato ai tecnici la redazione del Piano Attuativo,che è stato approvato dal Consiglio comunale venerdì scorso.
Con il PA i tecnici incaricati dal Comune hanno approfondito le indagini urbanistiche, tecniche, geologiche ed idrauliche e di conseguenza hanno proposto alcune modifiche alla Scheda del R.U.; variazioni tipo la distanza degli edifici dalla SR 439 che passa da mt. 40 a mt. 30. Pertanto si è solamente trattato di un atto tecnico e non politico, derivante dalla vecchia Amministrazione, come in Consiglio lo stesso Assessore Fambrini ha confermato. Ci fa piacere che il Sindaco e la sua Amministrazione condividano, adottando e difendendo, le scelte della passata amministrazione di centro-sinistra, le stesse scelte tanto criticate ed attaccate in campagna elettorale
Ora sarebbe auspicabile che il Comune trovi il modo di assegnare i lotti di terreno a prezzi veramente competitivi, con altre realtà della zona ben più sviluppate, come La Rosa, i Palazzi (Cecina) e Buriano. Il tutto inquadrandolo in una rete di servizi, da prevedere, veramente integrati.
Se Volterra non ha bisogno di molta pubblicità per far apprezzare le sue bellezze ambientali, storiche e culturali, altrettanto non si può dire per l'aspetto produttivo.

Gruppo Consiliare Città Aperta

giovedì 1 ottobre 2009

Realizzare lo studio di fattibilità dell'ampliamento del Museo Guarnacci

Proponiamo un testo di commento alla decisione della Giunta Comunale di revocare lo studio di fattibilità, già finanziato e affidato a un grande studio professionele, relativo all'ampliamento del Museo Guarnacci presso il Conservato di San Pietro, vedilo su:

http://valledelcecina.blogspot.com/

lunedì 28 settembre 2009

Idee per la sanità a Volterra

Pubblichiamo il testo dell'OdG approvato dal Congresso del Circolo di Volterra
http://valledelcecina.blogspot.com/

mercoledì 16 settembre 2009

Un intervento che non commentiamo

Come al solito voi di sinistra pensate di essere i detentori della cultura e del sapere. Voi i soli che conoscono la storia e che hanno potuto studiare. E dalle pagine di questo blog, intrise di rancore e dispiacere, lanciate anatemi contro questo o quello. Come si fa criticare una persona che manifesta interesse per gli studi? Voi potete decidere quale stagione della vita sia la più adatta ad imparare il greco ed il latino? Probabilmente quanti di voi hanno fatto il geometri o ragioneria sono coloro a cui manca l'umiltà a 35 anni di iscriversi a scuola per imparare tante cose nuove e belle e mettersi ancora una volta in discussione. L'imbarazzo di chiedere ai propri genitori di andare a parlare con i professori; o la sincera gioia per un inaspettato sette a latino; o l'intesa che nasce nel chiedere al proprio compagno di banco più giovane di ventanni di spostare la mano per controllare il risultato sul compito di matematica; oppure sedersi fuori dalla scuola, al primo sole di primavera con i compagni di classe, a commentare su questo o su quel prof; o condividere la gioia con il compagno a cui è stato per primo regalato un meraviglioso scooter. Purtroppo mia figlia va a scuola al liceo a Viareggio, dove in classe hanno tutti la stessa età (a parte un paio di bocciati). Vorrei essere io il genitore di uno di questi ragazzi che hanno la fortuna di avere qualche compagno di classe più grande che può insegnargli già tante cose della vita e, se non altro, magari, risparmiagli la pattonata al primo giorno di scuola.
Il marmista, papà di Giulia

martedì 15 settembre 2009

Tutto è bene quel che finisce bene













Tutto è bene quel che finisce bene. Il ginnasio parte, il Sindaco esulta, il Preside innova, l'Accademia sorveglia. La studentessa non va a Lucca. Vorremmo dare una mano anche noi: siamo disposti ad aiutare, se serve, il politico volterrano che si è sobbarcato il latinorum.
Tutto bene: i precari non riconfermati non erano lì a tenere il muso, quindi nessuna faccia triste. Documenta tutto il Tirreno, vedere sopra.
Abbiamo solo un dubbio, dove mettiamo il Palazzo ora che è "sbattuto"?

lunedì 14 settembre 2009

Quando il terremoto diventa buono

uno speaker della tv illustra obiettivamente il lavoro del premier a sotegno dell'Aquila e del suo terremoto. A stasera con vespa

Il segnale lungo per i duri, quello tondo per i morbidi















Era stato promesso "Via i cartelli obbrobriosi" !
Ed ecco una serie di segnali stradali, deliberati dalla passata Amministrazione e già pronti che sono stati messi "a dimora". Benissimo!
Vedendoli ho pensato a un ricordo di scuola, quando un supplente di francese, che aveva trascorsi lottacontinuisti, raccontava a noi studenti, che alle manifestazioni degli anni 70, il servizio d’ordine di Lotta Continua inalberava cartelli piccolissimi in cima a nodosi bastoni che usava poi come armi negli scontri con la polizia.
Mi è venuto in mente questo racconto mentre guardavo il cartello di senso unico che sta dentro il vicolo. Sono sicuro che quei bastoni, magari erano grossi altrattanto, ma non avevano la svoltata, come questo.
E così ecco i cartelli nuovi sembrano un po' più numerosi.
Sulle prime non capivo il perchè del cartello rotondo. Non c'è già quello rettangolare? E perchè così in alto ? Poi l'illuminazione !
E' così alto per via dei TIR, o non dobbiamo prevedere tutto?

Staccioli e Fellini





sabato 12 settembre 2009

Sono tutti schedati

Come si vede dalla nota qui ripodotta, l'Accademia dei Sepolti di Volterra, dopo un ringraziamento a tutto il mondo, fa presente che si impegna a “vigilare” sul futuro del nostro Liceo. Il termine, con il suo sapore sessantottino, dimostra forse che i nostri accademici, pur emeriti, non sono giovanissimi.
Comunque le persone da tenere d’occhio sono già note e i loro nomi conosciuti e pubblici. Fanno parte di piccoli gruppi, inseriti internamente a istituzioni dello stato e che portano sigle con lettere e numeri. Esempio: III Media A “Jacopo da Volterra” e simili . Occhio che non sfugga nessuno!
Dicono anche che il Liceo è la “Scuola più prestigiosa di Volterra” ringraziamo noi che siamo diplomati ragionieri.

venerdì 11 settembre 2009

Libera stampa


Pensierino del mattino
Il premier ha invitato a non leggere i giornali che gli sono ostili.Quando proporrà i roghi dei libri?In questo modo il miglior premier italiano degli ultimi 150 anni si candida a miglior premier italo - tedesco stesso periodo. Ma perché fermarsi all'unità d'Italia?

Piazza dei Priori dopo che in Consiglio c'è stata un'interrogazione al Sindaco


L'avete vista questa?

Viene dal Tirreno del 30 agosto:
il Sindaco di Grosseto denunciato perchè si è messo a sfrascare intorno alle mura della città. Si aspettava una reazione diversa, povero Sindaco. A volte uno fa e si accorha di ... strafare.

martedì 8 settembre 2009

Riceviamo e pubblichiamo


Un cittadino che si serve della strada di Doccia ci ha inviato questa sua foto, con la cortese richiesta di trasmettere al gruppo consiliare la sua preghiera di non fare interrogazioni relativamente al rifacimento della strada che lui percorre tutti i giorni per evitare reazioni del Sindaco.
Ci siamo impegnati a comunicare, non fosse altro per dovere di informazione.

Lo interrogano e lui non delega più


Una interrogazione è una domanda che nasce da una esigenza semplice: ricevere l’informazione di un fatto, o il giudizio di una persona su un fatto. Recentemente a Volterra era corsa voce che da parte di autorità comunali costituite era stata avanzata l’idea che un Assessore potesse sottrarsi all’ufficio di celebrare un matrimonio civile, una specie di “obiezione di coscienza”.
La interrogazione domandava se in seguito ad alcune deleghe conferite dal Sindaco al personale dell’ufficio, per altro già attribuite in passato, non vi fosse una impostazione di questo tipo. Dubbio legittimo? Non legittimo ? Fiumi permette?
Fra venti giorni sentiranno coloro che saranno in Consiglio Comunale.
Intanto si sente dire, da persone coinvolte direttamente che prima di rispondere a chi ha domandato, il Sindaco ha rifiutato di delegare un cittadino a celebrare un matrimonio come la legge pure consente.
Perché ha rifiutato? Si dice perché è stato interrogato.
La legge consente al Sindaco di delegare o di non delegare, secondo la sua personale scelta. Ma qui si dice che abbia collegato il rifiuto alla interrogazione. Cioè: esiste l’interrogazione ? E io non delego, se no mi saltano addosso.
In base all’idea che mi ero fatto del Sindaco, mi meraviglio che si spaventi per le domande della consigliera Francesca Moretti. Che cominci già ad avvertire la stanchezza e stia assumendo verso le domande lo stesso atteggiamento di altri più in su?

domenica 6 settembre 2009

Il Sergio Romano dei poveri

Dopo una presenza in Consiglio Comunale di quasi un secolo, Piero Fiumi non ha ancora imparato la differenza fra interpellanza e interrogazione. Pazienza, ci sarà tempo. La verità è che il suo primo intervento da commentatore è ispirato all’intolleranza. Hanno vinto, ma non sono mai paghi. La sua prima uscita dice una cosa sola. La minoranza deve stare zitta. Le interrogazioni sono troppe, vanno ridimensionate per regolamento. Minoranza silenzio! Non basta mai. Avere 13 consiglieri su 20, avere nominato tutti i propri amici in tutti i posti disponibili e in attesa di quelli che man mano si libereranno non basta. Neanche le domande si ammettono. Disturbano il manovratore. Di liberale a qualcuno resta solo il babbo?

giovedì 3 settembre 2009

Parcheggiatore abusivo?




Si dice che uno di "questi ragazzi", assessore (dei giovani non di quelli grandi, anche se ha la barba) avesse un giorno parcheggiato il proprio scooter sul marciapiedi alla Spalletta. Pare che un cittadino, lo abbia apostrofato dicendo: "Proprio tu che sei un assessore, non rispetti le regole del traffico?" al che il giovane sembra abbai risposto assai piccato "Parcheggi qui anche lei!".

Cha abbiano assunto anche la gestione dei parcheggi abusivi, dopo quella dell'anima di Volterra?

lunedì 31 agosto 2009

L'intervento di una cara amica


Caro blogghista,
siamo in una città (paese?) davvero singolare.
Leggo che un assessore del comune di Volterra dispone di un “Consulente Politico” che, beato lui, gode della fiducia dell’assessore stesso. Credo di aver capito cosa significa “consulente politico”, ma allora non sarebbe stato più corretto, rispetto alle norme (leggi) vigenti e più trasparente nominare il consulente direttamente assessore?
Sull’ultimo numero della Spalletta leggo, stupefatta, che esiste un “portavoce dell’amministrazione Bartaloni”. Ma amministrazione di che, visto che, dopo le elezioni in comune è cambiato tutto, e, a mio avviso, non in meglio? Se però il portavoce fosse di quell’amministrazione, allora viene da chiedersi perché, dato che c’era un portavoce, non se ne sono mai visti gli effetti?
Infine trovo, nel sito del Comune, che la Giunta, in una calda giornata d’agosto, ha preso una delibera che potrebbe essere il primo passo per non realizzare la struttura museale a San Pietro, per la quale la passata amministrazione aveva affidato il progetto di fattibilità e sostenibilità. Formalmente tutto regolare, anche se la motivazione addotta non mi sembra chiarissima, ma sostanzialmente si tratta di un atto importantissimo in materia di istituzioni e strutture culturali che la giunta ha adottato in assenza dell’assessore per la Cultura e di quello dell’Urbanistica.

Tutto questo però mi porta ad una riflessione. Questi due Assessori e il Consulente politico, che nel frattempo è diventato Presidente di Santa Chiara, non sono di Volterra; a quanto si sente dire sono persone molto competenti, ma sconosciute a quasi tutti i cittadini volterrani, e continueranno ad esserlo, visto che il Sindaco, che li ha nominati, si è ben guardato da farne conoscere il curriculum da cui si potrebbero evincere le rispettive competenze. Ma quello delle competenze è un capitolo a parte, e bello grosso, perché anche quelle note non spiegano gli incarichi assegnati in Giunta, le deleghe ai vari consiglieri, le nomine a Santa Chiara e a San Pietro, salvo che tutti questi signori godono della stima del Sindaco!
Antigone

Volterra: Cantiere - Segnaletica di sicurezza

L'edificio fotografato è la scuola di San Lino, che, come dice il Comune, si sta rifacendo il look.


giovedì 27 agosto 2009

Se una cosa si promette due volte...

Tirreno dell'11 giugno:
Dopo aver prestato giuramento, il Sindaco di Volterra si ricordò di una delle tante promesse fatte. Voglio dire una delle tante riforme a costo zero, sbandierate a suo tempo in campagna elettorale, che allora era di fresco ricordo. Come si vede dal Tirreno dell'11 giugno, qui riprodotto, volle provvedere subito. A stianto! Diciamo a Volterra.
Più vigili a Saline. Fatto! "E uno".
Del resto era il velocissimo Sindaco che, di lì a poco avrebbe nominato e licenziato l'Assessore di mandato più breve della storia di Volterra. E i più gli dissero bravo. Più bravo a nominarlo o a licenziarlo? Non si sa.
Ma, per tornare a noi, il 12 agosto, la "Pro loco" di Saline stringendosi intorno allo stesso Sindaco chiese, oltre a due panchine e due cartelli anche la risoluzione dell'annosa questione del traffico, in particolare evitare che i marciapiedi siano usati come parcheggi. E ciò lo documenta ancora il Tirreno, a firma del prestigioso corrispondente E.M.
Allora?
Abbiamo perso qualche puntata intermedia? O il primo velocissimo intervento era stato più veloce che significativo ?

Non saranno un partito, ma sono tutti una razza




"Dispiace rimarcare, per l'ennesima volta lo stile menzognero e palesemente carente di onestà intellettuale..."
Pomarance, "Mister" Martignoni parla degli oppositori, con il consueto stile urbano delle liste civiche. Tirreno 27 agosto

lunedì 24 agosto 2009

Un intervento dell'"estero"


Salve a tutti.
Sto seguendo questo vostro interessante blog che si sta via via delineando come uno spazio di dibattito pubblico aperto e democratico.
Ebbi modo di intervenire sulla Spalletta durante la campagna elettorale in occasione di un intervento dell'allora candidato a sindaco durante il quale illustrava le similitudini tra l'artigianato alabastrino volterrano e quello marmifero di pietrasanta, senza, da parte sua, conoscere le cose e senza che né lui né un suo ghost writer si scomodasse a rispondermi. Ma capisco che un forestiero non porta voti e quindi lo si ignora.
Ho scoperto con un certo stupore (date trasparenza e democraticità che la nuova amministrazione avrebbe portato a Volterra) la nuova associazione del cugino del sindaco (della quale non riesco a capire bene contenuti e obiettivi, ma è un mio limite). Vi sono in questa materia illustri precedenti proprio nella città versiliese del marmo e, anche in questo caso, verrebbe da dire: a volterra si è solo buoni a copiare (un po' peggio) le idee brillanti che vengono implementate fuori. Quindi forse mi devo ricredere: a ben guardare, forse che qualcosa di pietrasanta si conosce.
Si tratta di pratiche che se pur legittimamente attuate nel rispetto delle leggi e della normativa dai Sindaci, sicuramente sono atti che dal punto di vista morale (sottolineo dal punto di vista morale, per chi una morale ce l'ha) poco si discostano dall'interesse privato in atto pubblico. Sarei curioso di sapere come valutano queste cose coloro i quali, nella lista civica, amministratori e consiglieri vari, fino a pochi mesi addietro rappresentavano l'Anpi o cantavano "Nostra signora dell'ipocrisia".
Vi allego (ed invito a leggere anche se un po' lunghino), un intervento pubblicato su internet a fine 2008 a firma di Marco Bonuccelli, consigliere provinciale a Lucca
“Ho appreso dalla stampa che l’Amministrazione Comunale [di Pietrasanta NdM (Nota di Marmista)] ha concesso ogni anno dal 2001 al 2005 (2006?) un contributo di 3000 euro ad un’associazione culturale di cui facevano parte amministratori comunali di maggioranza, tra cui, tanto per fare solo alcuni nomi: il sindaco Massimo Mallegni, l’assessore ai lavori pubblici Alfredo Benedetti, il capo gabinetto dell’ufficio del sindaco Adamo Bernardi, l’attuale presidente del consiglio comunale Gabriele Marchetti, l’assessore allo sport Alessandro Alessandrini, il consigliere di Forza Italia Stefano Tessari l’attuale assessore alla pubblica istruzione Paola Brizzolari, il consigliere comunale di Forza Italia Luca Musso.
Tale notizia, ripresa in Consiglio Comunale, da quanto risulta non è stata smentita, qualcuno ha solamente sostenuto che non ravvisa in tale operazione niente di strano. A mio parere però, come giustamente hanno sostenuto i consiglieri comunali Sacchelli e Lazzerini, le domande da porsi sono tante e a queste è necessario che la Giunta Comunale risponda immediatamente sgombrando il campo da sospetti che potrebbero far pensare a prima vista anche a possibili risvolti penali (come sostenuto anche dalle dichiarazioni del Segretario Comunale).
Provo quindi da ex consigliere comunale, al tempo in cui fu approvato il “regolamento comunale per la consessione dei contributi”, a porre sinteticamente alcune domande:
1) Si può affermare che questa Associazione culturale di cui faceveno parte esclusivamente esponenti politici di Forza Italia non costituiva (costituisce?), nemmeno indirettamente, articolazione politico-organizzativa di nessun partito politico, così come previsto dall’articolo 7 della Legge 2 maggio 1974 n. 195 e dall’articolo 4 della Legge 18 novembre 1981 n. 659 e riportato nel “regolamento comunale per la concessione dei contributi” ?
2) Risponde al vero che questa associazione denominata “Associazione culturale versiliese” non ha seguito i canali di prassi, per intendersi l’ufficio associazionismo comunale, per vedersi assegnare i 3000 euro annuali avvalendosi invece della proposta girata dal gabinetto del sindaco alla giunta?
3) Se fosse vero che l’associazione non ha seguito l’iter previsto dal regolamento comunale quali sono state le “condizioni particolari o gli straordinari motivi di urgenza”, che hanno consentito questa deroga? E sono stati quindi motivati i relativi provvedimenti?
4) Corrisponde al vero che l’Ufficio che ogni anno ha rilasciato il contributo è presieduto dal signor Adamo Bernardi, Capo di Gabinetto e contemporanemante socio dell’”Associazione culturale versiliese”?
5) E’ vero che il presidente dell’”Associazione culturale versiliese” ha recentemente protocollato le proprie dimissioni in Comune? Per quale motivo?
Se fossero confermate certe situazioni io penso che saremmo comunque, aldilà di possibili risvolti penali e amministrativi, nuovamente di fronte ad un modo di amministrare la cosa pubblica non degno di un contesto democratico e civile. Esistono associazioni benemerite nel nostro territorio che ogni anno compiono miracoli nel chiudere i bilanci per dare servizi o svolgere attività in favore della collettività e che non prendono scorciatoie per impinguare le proprie casse.
IN ALLEGATO IL REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI DA CUI MI SONO AVVALSO PER FORMULARE ALCUNE DOMANDE, BUONA LETTURA.Scarica il Regolamento per la concessione dei contributi

IL MARMISTA

giovedì 20 agosto 2009

Il più grande licenziamento di massa nella storia della Repubblica




Nella calura estiva e nell'assordante silenzio mediatico il Governo sta per produrre il più grande licenziamento di massa nella storia della Repubblica. Da settembre ci saranno quasi 17 mila cattedre in meno per gli insegnanti precari. Tra pochi giorni, contando anche il taglio dei bidelli e degli amministrativi, più di 20.000 persone si aggiungeranno all'esercito crescente dei senza lavoro italiani.
Meno docenti per classe ma più alunni provocheranno evidenti rischi per la sicurezza. Si prevede infatti che le classi da settembre ospiteranno mediamente 26 bambini all'asilo, 27 alle elementari e 30 in medie e superiori (contro una media europea di 15-20 studenti).
Nonostante queste cifre il Ministro va da tempo ripetendo che in Italia ci sarebbero più insegnanti per studente rispetto alla media europea. Una vecchia mezza verità. Non viene infatti spiegato che nella conta figurano anche gli insegnanti di sostegno che, in Europa, vengono calcolati a parte perché soggetti ad una formazione diversa e impiegati in strutture distinte. Bisogna infatti ricordare che il nostro è l'unico paese nel quale è prevista la completa integrazione dei diversamente abili nei percorsi ordinari. Alla luce di ciò è bene svelare che le nostre sono tra le classi più affollate d'Europa. La scuola pubblica viene colpita come non mai e i mezzi di comunicazione parlano della realtà scolastica solo in riferimento alla pittoresca quanto razzista proposta dei test di dialetto per i docenti.
Tutti i telegiornali riportano la decisa condanna della Chiesa sulla sentenza del Tar Lazio che preclude gli scrutini agli insegnanti di religione. Mentre migliaia di docenti precari stanno per essere cacciati dalla scuola la preoccupazione del ministro è quella di ricorrere a favore dei colleghi di religione che non rischiano nulla.
La Gelmini ha affermato: "L'ordinanza del Tar tende a sminuire il ruolo degli insegnanti di religione cattolica, come se esistessero docenti di serie A e di serie B". E i 17.000 docenti precari che verranno cacciati via il mese prossimo? A che serie appartengono?
Un licenziamento di massa in un settore strategico del paese.
Una diminuzione evidente dell’offerta formativa.
E nessuno si indigna.
Questo è davvero uno strano Paese.

Un gruppo di insegnanti vivi ma amareggiati

Cambiare mentalità, ma subito! Una risposta a Enrico


L’Associazione Sos ha costituito, a suo tempo, una squadra che aveva l’abitudine di intervenire a tagliare l’erba qua e là con lo scopo di dimostrare l’inerzia di altri. L’erba come occasione polemica, la cesoia come manganello. Ora molti di loro continuano, come se fossero ancora all’opposizione, ma il volontariato, quando è sistematico ed ha lo scopo vero del volontariato, ha le sue regole e se è controllato da chi ha responsabilità (chi comanda per capirsi) non è più affare privato. Come non è un affare privato intervenire su spazi pubblici.
Così la questione notti bianche. Se uno assume la gestione di uno spazio pubblico, con autorizzazioni comunali, non basta che sia esponente di un’associazione, magari nata per quello, che dichiara di non avere scopo di lucro, bisogna che l’assegnazione stessa sia fatta con metodo trasparente e con confronto con altri interessati. Non basta dichiarare di non avere scopo di lucro per essere un’Associazione No Profit, ci sono delle regole, degli albi ecc. Non basta lavorare 15 ore. O il criterio è quello di chi è più volenteroso e di chi prima arriva? In questo caso arrivano prima i più vicini: i cugini, per esempio.
Cambiare mentalità vuol dire che ora che i vari esponenti di comitati e associazioni, fin ora, di opposizione sono al comando devono sapere che stanno maneggiando una cosa di tutti.
PS-L'intervento di Enrico si legge nei commenti al post "Cugino del Sindaco"

martedì 18 agosto 2009

Smantellare il sistema Val di Cecina ?

Castelnuovo si promuove con 1212 €

Nella settimana di Ferragosto due Comuni del nostro territorio hanno fatto un annuncio gravissimo per il senso politico che esprime: Pomarance e Castelnuovo escono dal Consorzio turistico di Volterra Valdicecina e Valdera per fare promozione turistica da soli.
Questo è il primo passo, in contrasto con i continui annunci di collegialità e lavoro di zona: chissà cosa faranno quando si parlerà di sviluppo industriale e di energie!

Il merito poi è assurdo. I dati dimostrano che negli ultimi anni lo sviluppo turistico più significativo si è avuto nella zona Val di Cecina più che nel Comune di Volterra (che aveva visto un aumento esponenziale negli anni precedenti). Ciò grazie a una politica intelligente e professionale, sviluppata dal Consorzio turistico, in coordinamento con Provincia e Regione, che ha saputo valorizzare e presentare al meglio le risorse della nostra terra: la storia e la cultura, il paesaggio, la salubrità della Val di Cecina.

Pensare che il Comune di Castelnuovo vada a farsi promozione in Giappone è stravagante, a meno che per promozione internazionale non si intenda un occasionale contatto con un casuale collegamento. Di certo i 1212 euro di quota di adesione al Consorzio (così riportava il Tirreno in questi giorni) non sono sufficienti per questo né per mantenere un ufficio aperto mattina e pomeriggio (come annunciato nello stesso articolo).

Quindi, come già fatto solo poche settimane fa, esprimo apprezzamento per il Consorzio turistico. Auspico che questi annunci agostani siano oggetto di ripensamento da parte delle amministrazioni che li hanno fatti, perché disfare è la cosa più facile di tutte mentre costruire molto più difficile.

La posta in gioco non è solo (e non è poco) una struttura che funziona e che è stata sostenuta con i soldi dei cittadini ma è la comunità, il senso di comunità che pare ci si diverta ad attaccare giorno dopo giorno.

Chiedo al Presidente della Comunità Montana che promuova il massimo possibile di coordinamento fra i cinque Comuni della Val di Cecina perché questo è interesse di tutti i cittadini, per il mantenimento dei servizi e per lo sviluppo economico della zona.

Rosa Dello Sbarba

Babette, non è solo questione di etichetta.(Riceviamo e pubblichiamo, ringraziando)


ciao,
grazie a facebook, ho da poco notato la presenza di questo blog in rete, e sto apprezzando l’importanza di questa controinformazione.
Premetto, pur di centrosinistra nelle idee, non ho votato per la vostra lista. Volevo un cambiamento, ed a posteriori mi pento di non aver creduto nel nostro cambiamento. Spero di non dovermene pentire troppo. Scrivo per esprimere un giudizio sul nuovo cda di Santa Chiara. Non è un giudizio politico, ne sull’adeguatezza, ne tanto meno un giudizio sulle capacità personali dei componenti; credo sia più un giudizio morale.
Ho quasi sempre partecipato ai “Pranzi di Babette”, avendo mio nonno li ricoverato, e sempre ho apprezzato l’importanza integrante e conciliativa data da questa iniziativa. Quasi non notavo, perché non interessato a queste cose, che i componenti il vecchio consiglio, oltre a introdurre il pranzo con un discorso, servivano a tavola, preparavano le porzioni nei piatti ed in più si intrattenevano con anziani e parenti. Lo scorso venerdì sono rimasto deluso ed amareggiato. Non solo non si sono presentati, essendo anche la loro prima uscita, ma quasi arrogantemente si sono seduti nel tavolo “dirigenziale”, non hanno rivolto parola con nessuno, e con pretese si sono fatti servire. Non va bene, non mi piace, e mi viene sempre più da pensare sull’adeguatezza di queste persone.
Grazie, Marco

venerdì 14 agosto 2009

Pomarance e Castelnuovo vogliono fare da sole in fatto di turismo

Contraddicendo le proclamazioni di futura assoluta unità; La Nazione il 30 luglio titolava "Nozze Volterra-Pomarance - I Sindaci a braccetto", i due sindaci di Castelnuovo, e Pomarance si sono dischiarati intenzionati a uscire dal Consorzio turistico per fare da sole.
E' un fatto molto negativo. L'unità di azione a livello di Valdi Cecina interessa a tutti, anche se oggi ancor più che nel passato il municipalismo sembra un tarlo pericoloso e difficile da estirpare.

giovedì 13 agosto 2009

Cartellina verde



Giovan(ile), riccioluto, capo basso, lievemente proteso in avanti, sbracciato, ma non per l’entusiasmo, l’uomo dalla cartellina verde. Passetto nervoso, frequente, percorre le strade accaldate e si guarda intorno.
Ma non ci sarebbe stato, anche in un altro contesto, un tavolo al ristorante, senza passare dalla cucina?

mercoledì 12 agosto 2009

Un ragionamento di qualche giorno fa, sempre attuale

Caro Giorgio,

ti confesso che questa è la seconda stesura di una lettera. La prima rispondeva puntualmente per le rime e precisamente sui vari elementi polemici all’ultimo intervento della lista civica che governa Volterra. Non dico che non farò polemica affatto, ma desidero comunque tentare un ragionamento in parte diverso.
L’inizio della nuova Amministrazione è stato, come forse ogni inizio, concitato. Si sono trovati di fronte a problemi che avevano vissuto solo “dalla piazza”, cioè attraverso la polemica contro chi “non risolve”. Hanno visto che denunciare, magari anche giustamente, è operazione di un attimo, risolvere, ma perfino impostare la strada della soluzione è una questione tutta diversa.
Cominciamo, scusa, ma bisogna succintamente tornarci, dal problema del Liceo, ancora in pericolo. Consento in pieno per esempio con l’articolo appassionato del Preside Bacci sul significato e il valore per la città della nostra Scuola, che anche io ho frequentato avendo fra i miei insegnanti anche il Professor Bacci.
Che cosa deve fare chi amministra e intende trovare una soluzione?
Deve prima di tutto capire la natura del problema. Da moltissimi anni la IV ginnasio si apre con pochi studenti, è la realtà della nostra zona. Quest’anno il problema è più grande per le nuove regole: ci vogliono 27 studenti invece di 15, altrimenti non si fa la classe. Questo fatto si deve al Governo di centrodestra.
Il Sindaco pensa che non vada detto? Opinione sua. Ma il problema non è dire, il problema è capire dove la soluzione può nascere. Se le regole sono del Governo, è al Governo, cioè al Dirigente Regionale che va chiesta la deroga.
Ogni altra azione, pur positiva e presa con intenzione buona, come dicevamo nell’OdG presentato in Consiglio rischia di essere inefficace. Non avevamo dato un giudizio negativo sulle azioni tipo borse di studio ecc. perché è vero che la priorità è comunque aprire quindi ben venga ogni contributo. Intanto si comincia poi vedremo.
Del resto il nostro atteggiamento è stato tanto poco “ostruzionistico” che ci siamo astenuti sull’OdG della maggioranza. Non abbiamo mica votato contro.
Secondo punto la classe articolata, ipotesi positiva, secondo noi, ma su questa deve decidere la scuola, che ha i suoi organi di governo.
Del resto, nel resoconto della lista civica viene detto che non ci siamo interessati alla Conservatoria e alla Stradale, invece abbiamo approvato sia l’operato del Sindaco che votato gli OdG della maggioranza. Questo punto è veramente incomprensibile, che cosa significa “interessarsi” allora?
In genere si dice che ci vuole maggioranza e ci vuole opposizione. Uno dei tanti temi elettorali era che in passato non c’era stata opposizione a Volterra. Ora l’opposizione ci può essere.
Non dico che c’è compiutamente perché anche questi ruoli hanno bisogno di concretizzarsi, precisarsi e assumersi impegni e compiti. Per adesso siamo all’inizio. Noi ci siamo messi a questo impegno con buona volontà, cercando di fare le nostre proposte, votando insieme alla maggioranza quando c’è concordanza, votando contro quando abbiamo opinioni diverse, senza tacere le ragioni più grandi che influiscono in modo determinante sulle questioni di Volterra.
Si può non volere i tagli a Volterra e dire che sono giusti come principio? Noi non crediamo. La compattezza di una maggioranza composita, o trasversale, come dicono con accezione positiva, è più facile quando si va contro qualcosa che quando si deve costruire. La natura del problema è questa, non è tanto una questione di semplici orientamenti sulle tematiche nazionali.
E poi, per la maggioranza, c’è la sorpresa di essersi trovati di fronte a una situazione del tutto inattesa, enormemente più complessa di come se l’erano descritta. Da quello che vedono, forse, dovrebbe trasparire anche una realtà meno stereotipa sulle persone che li hanno preceduti, dei quali si erano fatti un’immagine un po’ di maniera.
Non so, ma forse gli può essere nato il dubbio che se una certa bozza in una strada, dopo settimane continuava a oscillare e nessuno la riparava non era soltanto una cattiva volontà.
È una situazione comprensibile, come non è facile passare dalle certezze della propaganda ai dubbi dell’amministrazione. Se la maggioranza volesse veramente utilizzare il criterio della “umiltà”, potrebbe scoprire che se la stessa legge dà al Sindaco novanta giorni prima di precisare il suo programma, vuol dire che il legislatore pensava a una necessaria gradualità e suggeriva quindi una presa di coscienza più meditata e più approfondita.
La capacità di governare non si misura solo con il modo in cui si affrontano i compiti immediati. Per adesso su molte questioni le scelte erano state fatte in passato. Un Ente deve vivere una propria continuità, esempio notte bianca. Quanto alla nuova Amministrazione avrà tempo per dimostrare se sa governare e se sa onorare i programmi e le molte promesse che ha fatto in passato. Questo è il loro compito, la valutazione complessiva avrà bisogno di tempo, noi e i volterrani la faremo nei modi e nelle forme opportune.
L’opposizione che cosa deve fare? Valutare i singoli provvedimenti sia quelli presi in emergenza, sia quelli di più lungo respiro. Valutare non vuol dire “valutare negativamente”, ma deve assumere un metro di giudizio obiettivo, che non è quello positivo dell’autore del provvedimento. Deve valutare anche il metodo dei provvedimenti: la corretta sostanziale e formale. La trasparenza è uno di questi.
È nell’interesse di tutti, non solo nelle aspettative degli elettori che hanno sostenuto l’attuale minoranza, anzi le attuali minoranze.
Ci vuole l’opposizione? Si dice di si, ma poi fioccano le regole: non vorremmo che dietro queste regole e la polemica e perfino la minaccia di certi testi dell’ultima Spalletta non ci fosse la nostalgia del nemico anche per dargli poi la colpa di futuri insuccessi.
La maggioranza, secondo noi, deve dimostrare di saper fare indipendentemente dall’essere o meno contrapposta.

Con rinnovato impegno, porgo i miei più cari saluti.
Rosa Dello Sbarba

martedì 11 agosto 2009

Uccisa la strada della morte, il Sindaco ha fatto il miracolo


Dopo appena due mesi ecco che si inaugura la 68, ma... incredibile... non c'è il Sindaco a ballare, nè i marcisti del "30 all'ora" a festaggiare.
Il miracolo l'ha fatto l'amico Tirreno, amico del Sindaco, che non ha capito che questa è una 68 cattiva che non si doveva fare, una 68 che non sta nel lato Colle, ma verso Saline.
A volte gli amici sono così amici che strafanno.

lunedì 20 luglio 2009

Ordine del Giorno sul pacchetto sicurezza

Il Decreto sicurezza e la tutela dei diritti umani a Volterra

Il cosiddetto Pacchetto sicurezza approvato dal Parlamento, con voto di fiducia, i primi giorni di questo mese, introduce importantissime e preoccupanti novità nella materia che si è inteso così regolamentare:
Prima fra tutte, per le implicazioni che comporterà, quella che prevede il reato di clandestinità per quei migranti che non sono in regola col permesso di soggiorno; in base a tale disposizione la persona è punita non per quello che ha fatto ma per quello che è. Il migrante irregolare non potrà contrarre matrimonio né riconoscere i propri figli, che in questo caso letteralmente “scompaiono”. In presenza del “reato di clandestinità” i pubblici ufficiali (medici, infermieri, insegnanti, presidi, magistrati…) devono denunciare il clandestino. L’introduzione di questo reato lede il principio di uguaglianza, tutelato dall’art. 3 della Costituzione e il diritto, universalmente riconosciuto, alla tutela della dignità, della salute e della vita delle persone. Inoltre lede il principio sancito dall’articolo 32 della Costituzione che tutela la salute come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività e l’articolo 34 che assicura il diritto allo studio e all’istruzione aperto a tutti.
Inoltre nel provvedimento si introduce con valore di legge dello Stato l’istituzione delle ronde. Non si prevede cioè di potenziare le forze di polizia assegnando loro maggiori risorse umane e strumentali ma si cerca di dare una risposta alla crescente richiesta di sicurezza che viene dai cittadini incoraggiando e facilitando loro il possesso e l’uso delle armi. Le ronde oltre ad essere una ferita per la democrazia sono al tempo stesso un grave elemento di confusione e di mortificazione per il ruolo delle stesse forze di polizia.

La Regione Toscana, in base alle competenze che le assegna la Costituzione è intervenuta con una propria normativa in materia (Legge Regionale 20/2009). La legge, discussa in aula con l’ostruzionismo della destra che annuncia un referendum abrogativo, ha la finalità di governare il fenomeno migratorio e, allo stesso tempo, di garantire i diritti inviolabili della persona. Preso atto della reale conformazione della nostra società, che anche in Toscana vede una presenza di circa 750 mila cittadini non comunitari e la proiezione di uno straniero su 6 cittadini nel 2030, la Regione Toscana, in sinergia con le altre Istituzioni e con le forze dell’ordine, vuol contribuire alla realizzazione di una società plurale e coesa.
In questo quadro, tenuto conto del numero non irrilevante di cittadini stranieri che si trovano a lavorare anche nella nostra città, molti dei quali, riteniamo, non in regola con il permesso di soggiorno o in attesa di ricongiungimento con i membri della propria famiglia,
considerato che i cittadini stranieri presenti a Volterra e in Val di Cecina oltre ad essere utilizzati per lo più nei settori forestali e di edilizia, svolgono un’attività importantissima nel campo dei servizi sociali, in misura particolare nell’assistenza agli anziani
il Consiglio Comunale di Volterra riunito in data 16 luglio 2009,
esprime un giudizio negativo sul decreto del Governo che non risolve i problemi di sicurezza ma acuisce le situazioni di sofferenza per molte persone che lavorano nelle nostre case e nel nostro territorio,
esprime altresì giudizio positivo per la Legge Regionale, per le finalità che persegue e per le modalità sinergiche che promuove per il raggiungimento di quelle finalità,
apprezza, infine, le intenzioni dichiarate dai Ministri Sacconi e Maroni di regolarizzare le persone “irregolari” che svolgono lavori domestici presso le famiglie italiane.

Il Consiglio Comunale di Volterra impegna il Sindaco,
anche tenuto conto delle sue precise competenze in materia di ordine pubblico, ad attivarsi per garantire ai cittadini che vivono e lavorano nel nostro territorio il rispetto dei diritti umani e in particolare quello della dignità del lavoro, del diritto alla salute e del diritto all’istruzione,
a continuare e incentivare, di concerto con l’Assessore all’Istruzione e quello al Sociale in particolare, il lavoro culturale per l’integrazione e la conoscenza reciproca fra le persone e la convivenza civile e la risoluzione non violenta dei conflitti,
affinché siano limitati gli effetti negativi che il Decreto Sicurezza potrebbe avere sulla vita di persone che contribuiscono allo sviluppo e al benessere della nostra comunità e su quella di molte famiglie che si avvalgono del lavoro di persone migranti per assistere a domicilio i più anziani e bisognosi di assistenza.

Il Consiglio Comunale di Volterra chiede al Parlamento
la revoca, o quantomeno la profonda revisione del provvedimento che è lesivo dei fondamentali diritti umani di tanti lavoratori e non garantisce ai cittadini italiani maggiore sicurezza, acuisce le paure e le disuguaglianze nel tessuto sociale e fra gli stessi migranti e non interviene a favorire, come sarebbe utile, la piena integrazione e la tutela di tutti lavoratori stranieri.

Rosa Dello Sbarba - Città aperta

mercoledì 1 luglio 2009

Rassegna stampa












































































La foto del Sindaco: piccina, ma c'è. 22 agosto
La Nazione 22 agosto












Il Tirreno 21 agosto (senza la foto del Sindaco di Volterra)
la nazione 21 agosto



































Il Tirreno 20 agosto (da che c'è il comitato i politici guadagnano poco, ma gli stipendi sono gli stessi dell'era Bartaloni, allora?)






Un altro di fori, speriamo che sia meglio di quelli di dentro (19 agosto)





















































































































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